Storytelling – progettare (esercizio #6 – fine e nuovo inizio)

Per cominciare qualcosa a volte è necessario chiudere qualche altra cosa. Allora, per cominciare un nuovo anno, intanto si potrebbe partire dal chiudere questa mini-rubrica “Storytelling”, che ha seguito (a tentoni) il percorso (limpido) delineato da Andrea Fontana nel suo “Storytelling for dummies”. Ricapitolando un po’, il percorso ci ha invitati prima ad indossare i panni del cacciatore (per fare story connection con un pubblico di lettori), poi a metterci il camice del chimico (per fare story engineering distillando in laboratorio le linee narrative fondamentali) ed infine ad entrare nella bottega del fabbro (per fare story set up andando a forgiare il racconto vero e proprio).

Nel libro di Andrea ci sono ancora altre fasi importantissime che, in particolare nell’ambito del mondo digitale, sono essenziali per fare visual storytelling. Tuttavia la mini-rubrica raggiunge le proprie colonne d’Ercole con lo story set up. Pertanto, rimandando al libro stesso per ulteriori approfondimenti e curiosi esercizi, la mini-rubrica chiude rimanendo sul tema dello story set up. Dentro la bottega del fabbro, le pa-ro-le con cui si forgia il racconto sono importanti. Vanno scelte oculatamente. Andrea ci parla di sette grandi registri o stili che veicolano significati, emozioni, valori, ecc… L’esercizietto conclusivo della mini-rubrica consiste nel descrivere brevemente una foto (bruttissima) con cui ho immortalato il momento e il panorama (bellissimi) che mi si sono presentati all’alba del 1° gennaio 2023 in una campagna dell’entroterra pesarese.

Stile militare. La nebbia prova a conquistarsi i primi momenti del nuovo anno. La sua coltre viene superata, a suon di fanfare, dai raggi di sole. Una strada la trafigge. A ben vedere, perdono gradualmente le insicurezze, trionfano fioche le certezze.

Stile medico. La nebbia fa scendere un’atmosfera malata, carica di angoscia e preoccupazione, sui primi momenti del nuovo anno. Eppure lo stato di salute del nascituro 2023 è forte, il tepore del sole e una strada ben curata sono chiari sintomi in una prognosi promettente.

Stile sportivo. La nebbia sfida i primi momenti del nuovo anno. Conquista terreno, ma gioca sporco. Quando scendono in campo un cammino ben definito, capitanato da un sole laggiù all’orizzonte, non c’è più partita.

Stile politico. La tirannia della nebbia, che vorrebbe tutti per sé i primi momenti dell’anno. La democrazia degli elementi naturali: il sole, la campagna, il canto degli uccellini. Alla fine i tiranni vengono deposti dall’unione che fa la forza.

Stile amoroso.  La nebbia prova ad avvolgere col suo corpo esile i primi momenti del giorno. Questi non si lasciano sedurre. Troppo forte l’amore per il calore del sole e l’affetto di un cammino che li accarezzano e li invitano a procedere mano nella mano lungo quel percorso.

Stile religioso. S’infittisce il mistero nella nebbia. Tuttavia l’esplosione dei raggi di sole che illumina un cammino lo lasciano percepire chiaramente. Il trascendente, il numinoso laggiù. Il lassù nel laggiù.

Stile economico. L’incremento della nebbia nell’aria sembrerebbe trascinare con sé i primi momenti dell’anno. Eppure nel lungo termine, oscillando un po’, emerge una certa propensione dei primi momenti a maturare sviluppandosi verso la luce.

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